Restauro di Villa Manzoni

Un percorso durato 4 anni, ma che inizia con la valorizzazione di questo importante cimelio architettonico già dagli anni 90 grazie all'allora Cassa Rurale di Faetano.

Un percorso durato 4 anni, ma che inizia con la valorizzazione di questo importante cimelio architettonico nel cuore di Dogana già dagli anni 90, quando l’allora Cassa Rurale di Faetano, poi divenuta Banca di San Marino, lo acquisì e vi fece realizzare nelle vecchie scuderie una delle sue principali agenzie, firmata dal grande architetto milanese De Carlo.

Nel 2009 l’Ente Cassa di Faetano, la fondazione di Banca di San Marino, rileva l’edificio residenziale per avviare un ambizioso progetto: restaurarlo per trasformarlo secondo la propria mission in un polo culturale vivo, aperto a tutti, dove arte, storia, musica, letteratura ed ogni altra espressione potesse trovare casa.
Il sogno è divenuto realtà grazie a quanti hanno tradotto in concretezza l’intenzione dell'Ente, ovvero avviare una ristrutturazione filologica, totalmente rispettosa dell’impianto originario e tesa a recuperare quanto di originale fosse recuperabile, proprio per conservare l’atmosfera ed il sapore della Villa.
La piena riuscita di questo intento è da attribuire all’Architetto Mirco Semprini che ha progettato e diretto i lavori con grande capacità, restituendoci un edificio pienamente funzionale, modernamente attrezzato e accessibile a tutti in un perfetto equilibrio estetico tra antico e moderno: all’interno dell’edificio convivono infatti pregevoli mobili restaurati e ricollocati - come le cassapanche e la boiserie del ‘600 – e nuovi arredamenti per i saloni che ospiteranno convegni e conferenze; sono stati recuperati tra le altre cose gli scuri e gli infissi originali, e parte della pavimentazione è composta di mattoni già impiegati nella Villa. Ad arricchire il tutto lampadari, stucchi e tempere portati a nuovo e le sculture di Arnaldo Pomodoro Scudo VIII e Novecento, acquistate dall’Ente proprio per Villa Manzoni.
E’ stato inoltre realizzato un nuovo parcheggio, ricavato all’interno del versante che si affaccia su via Campolungo, collegato direttamente all’interno della Villa tramite un nuovo ascensore.

Un ruolo fondamentale è stato svolto anche dall’Ingegnere Marino Casagrande, che ha dovuto affrontare numerosi problemi strutturali per garantire la conservazione dell’edificio e l’esecuzione in sicurezza degli interventi, e da tutte le maestranze impiegate. E’ importante sottolineare come uno degli obiettivi dell’Ente nell’avviare questo impegnativo cantiere fosse proprio quello di contribuire a sostenere l’economia ed il lavoro in un periodo difficile per il Paese: Villa Manzoni è quasi interamente opera dell’ingegno e del lavoro di ditte e maestranze sammarinesi.